Vacanze Ovunque Dreams Road Oggi ha fatto tappa F/D a PIZZO Calabro per la rievocazione storica dello sbarco del Re Gioacchino Murat con l'arresto, condanna e fucilazione L'ultima lettera di Gioacchino Murat
E' il 13 ottobre del 1815, solo cinque giorni prima, Gioacchino Murat era sbarcato nei pressi di Pizzo Calabro illudendosi di poter riprendere il suo Regno.Subito catturato dal capitano borbonico Trentacapilli (leggi una breve biografia), fu rinchiuso in carcere e dopo un processo sommario, condannato a morte.Ebbe il tempo di scrivere un'ultima lettera alla moglie Carolina e ai suoi figli.
Eccola: Cara Carolina del mio cuore, l’ora fatale è arrivata, morirò con l’ultimo dei supplizi, fra un’ora tu non avrai più marito e i nostri figli non avranno più padre. Ricordatevi di me e tenetemi sempre nella vostra memoria. Muoio innocente e la vita mi è tolta da una sentenza ingiusta. Addio mio Achille; Addio mia Letizia. Addio mio Luciano; Addio mia Luisa. Mostratevi degni di me; vi lascio in una terra e un reame pieno di miei nemici; mostratevi superiori alle avversità e ricordatevi di non credervi più di quanto siete, pensando a ciò che siete stati. Addio, vi benedico. Non maledite mai la mia memoria; ricordatevi che il più grande dolore che provo nel mio supplizio è di morire lontano dai miei figli, da mia moglie e di non avere nessun amico che possa chiudermi gli occhi. Addio, mia Carolina, addio figli miei; ricevete la benedizione eterna, le mie calde lacrime ed i miei ultimi baci.
Addio, Addio. Non dimenticate il vostro infelice padre!
Gioacchino Murat.
Questa lettera è stata recapitata alla moglie Carolina per l'interessamento di Alessandro DUMAS 30 anni dopo.
Oggi in Italia vi erano anche le giornate dei FAI Autunno 2019, essendo nelle vicinanze, abbiamo deciso di fare tappa a MAIDA (Città d'Arte) una deliziosa e soleggiante Domenica alla scoperta delle iniziative per la scoperta del nostro territorio Calabrese e in azioni concrete di difesa delle bellezze. visitando l'Arco di Sant'Antonio , il Castello Normanno risalente al 1014 quando i Pugliesi insorgono contro la denominazione bizantina in cui l'Emiro Akal lo occupava facendo strage dei Madesi. L'Escursione, prosegue visitando la Chiesa di Gesù e Maria dei Padri Minimi, e la Chiesa di San Nicola De' Latinis, La Chiesa di Santa Maria Cattolica e LAURA BASILIANA, ( che nella cristianità ortodossa, rappresenta un insediamento) Le Chiese di Santa Maria Cattolica, Chiesa di San Nicola, Convento dei Padri Minimi, e Chiese di Gesù e Maria , Esterno dei Palazzi Ciriaco, Romeo e Vitale.
All’interno del Castello, delle Chiese e dei cortili dei palazzi sono state organizzate dalla Pro - Loco e dalle associazioni locali, mostre di abiti medievali, paramenti sacri e fotografie.
Eccezionalmente e soltanto per gli iscritti FAI è stato possibile possibile visitare, il Palazzo Farao. La famiglia proprietaria del Palazzo ha esposto , per l’occasione, antichi manoscritti tra cui una lettera inviata da Garibaldi al Sindaco dell’epoca, Gregorio Farao, e la collezione di gioielli appartenuti a Gioacchino Murat, dichiarata di interesse artistico e storico ai sensi della Legge 1.6.1939, n.1089 e sottoposta a vincolo. Si tratta molto probabilmente di una parte dei gioielli che Murat aveva con sé e che verosimilmente gli vennero sottratti dalla folla al momento della cattura. Giuseppe Farao, di antica fede filo-francese, si preoccupò di recuperare parte del bottino per restituirlo alla vedova di Murat, Carolina Bonaparte, ma, avendo saputo che quest’ultima si era presto consolata, rinunciò a tale proposito.
Abbiamo ammirato, la Mostra di abiti medievali e gioielli artigianali, a cura della Pro loco, presso il Castello Normanno;
Una mostra fotografica "#riscattamaida", a cura dei ragazzi del Servizio Civile di Maida, presso il Castello Normanno di Maida;
Mostra foto d'epoca e di ricamo, a cura dell'Associazione AUSER, presso sede sociale in via Le Croci;
Mostra di paramenti e arredi sacri, a cura di Pro loco di Maida e parrocchia, presso Chiesa di San Nicola.
Una giornata ricca di Cultura, storia tra Pizzo Calabro e MAIDA Il Fai ci ha dato un’occasione unica per far conoscere le bellezze storiche e architettoniche di Maida visitando a piedi un percorso storico, tra antichi palazzi, chiese e cappelle gentilizie nel centro storico di Maida.
Appuntamento alla prossima tappa.
@ Carmelo PULEIO
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