lunedì 28 settembre 2015

Barcellona: Da Gaudì a Montalban


Non solo calcio, non solo turismo, non solo architettura e arte. Barcellona è vita, letteratura, mare, cosmopolitismo, moda, cultura, mescolanza, magia. La città 'condal' si è trasformata in una delle capitali più apprezzate del mondo. Dall'intensa suggestione del romanico catalano al gotico, dalle tinte mediterranee fino alle fantasiose e geniali bizzarrie di Antoni Gaudí: la Catalogna contribuisce per più di un quinto al pil spagnolo.

L'ipotesi di secessione potrebbe cambiare volto non solo alla Catalogna, ma alla Spagna intera. Il presidente della Generalitat, Artur Mas, convocando le elezioni regionali anticipate per domenica, non ha mai nascosto le sue ambizioni: vuole un voto "plebiscitario", al posto di quel referendum che il governo di Madrid non ha mai concesso. Barcellona, come scriveva lo scrittore Eduardo Mendoza, è la "ciudad de los prodigios". Cioè culla di feconde contraddizioni: endogama eppure cosmopolita, popolare ma colta, spagnola per stato civile però catalana dalle radici al frutto. La città "più disegnata" d'Europa. Sono così tanti gli scrittori anche non catalani che hanno scelto Barcellona come location preferita.

Miguel de Cervantes, scrittore spagnolo vissuto a cavallo tra il 16° e il 17° secolo, come unico sfondo urbano per il Don Chisciotte. Jacint Verdaguer e Joan Maragall la poetizzarono. Cosa sarebbe successo al quartiere di 'Gracia' senza il libro della scrittrice catalana autrice de 'La piazza del Diamante', Mercè Rodorera (1908-1983)? E del rione El Raval senza il famosissimo detective Pepe Carvalho opera di Vázquez Montalbán? Tutti questi hanno intessuto una forte tela letteraria nella città di Barcellona. Ci sono tour operator che offrono escursioni guidate attraverso excursus letterari della città, per esempio La Sombra del Viento, di Carlos Ruiz Zafón (l'Ombra del Vento) o La Catedral del Mar de Ildefonso Falcones. Ora il problema è un altro: se la Catalogna dovesse diventare indipendente dalla Spagna, viene da chiedersi se la Spagna dovrà togliere dai suoi manifesti turistici i simboli della città che ogni anno attira fiumi di turisti da tutto il mondo.

Tra i luoghi più visitati a Barcellona l'immensa Plaza de Catalunya, dalla quale partono le Ramblas che conducono al porto, e il Passeig de Gracia, il viale moderno pieno di negozi alla moda e arricchito da alcuni tra e più originali edifici opere di Gaudì, come la Pedrera e Casa Batllò. Da Plaza de Catalunya si entra direttamente nel Barrio Gotico, il centro storico della città fatto di vie strettissime e palazzi antichi. Da non perdere Plaza Real, con tutti i suoi tapas bar, e la Cattedrale. O La Ribera, coi negozi di artigianato ricchi di oggetti curiosi. E poi la Sagrada Familia, simbolo di Barcellona, la splendida opera incompiuta di Gaudì. L'architetto catalano è autore anche del bellissimo Parc Guell. E ancora le due alture della città, raggiungibili con le funicolari: il Tibidabo, detto anche 'la montagna magica', dove si trova un parco dei divertimenti, e il Montjuic, sul quale si trova il castello e numerosi musei, tra cui la Fondazione Mirò. Fu una barcellonese doc Montserrat Caballé: celebre soprano che si è esibita in molti palcoscenici tra cui il Teatro alla Scala di Milano. Nel corso della sua lunga carriera artistica ha interpretato decine di personaggi nelle opere liriche. Rimanendo in campo artistico impossibile dimenticare Salvador Dalí, pittore catalano le cui opere sono ancora esposte a Barcellona. Dalì è celebre per le sue opere surrealiste, il suo estro eclettico ha condizionato anche la scrittura e la cinematografia. Anche Pablo Picasso ha vissuto a lungo a Barcellona e rientra a pieno diritto tra i personaggi famosi di questa città. Ma la Catalogna fa anche tendenza: fin dai suoi inizi, gli anni '80, il marchio Custo Barcelona è caratterizzato da stampe vivaci e modelli originali. Uno stile apprezzato, oggi, anche da molte celebrities.




(fonte: Ansa In Viaggio)

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