lunedì 30 settembre 2019

Alle pendici dell'Etna on the road


Con la chiusura del mese di settembre  - Vacanze Ovunque Dreams Road oggi ha fatto tappa on the road sulle pendici dell’ Etna in moto, per onorare la Montagna.


Immersi in un paesaggio surreale sulle pendici dell’ Etna, per rendere omaggio a “Iddu”, la Montagna, il vero padrone di casa della Sicilia.

Buona educazione insegna che quando si entra in casa d’altri bisogna salutare per primo il padrone di casa. Così, una volta messo piede in Sicilia, che ci si arrivi via terra da Messina, proseguendo in autostrada direzione Catania con uscita a GIARRE, sarebbe indelicato non rendere omaggio a “Iddu” – come lo chiamano qui – il vulcano, sua maestà Etna. Il quale d’altro canto non fa niente per passare inosservato, anzi sta lì con la sua imponente mole e dall'alto dei suoi oltre 3000 metri di altezza ti guarda sornione e incute timore e rispetto, e lo capisci subito che questa è casa sua. E se per caso qualcuno se lo dimentica, ci pensa lui, con un colpo di tosse, a ricordarglielo.


Ma Iddu sa essere anche un gigante benevolo, la fertilità dei terreni che lo circondano hanno da sempre favorito gli insediamenti umani, fino ai mille metri di altezza il suo versante sudorientale è ampiamente urbanizzato, anche troppo a dire il vero, tant'è che ogni tanto l’Etna si riappropria dei suoi spazi. E quando lo fa non chiede il permesso.
Dirigersi verso Rifugio Sapienza, la strada comincia ad appoggiarsi sull'enorme fianco del vulcano si entra in una dimensione che prima ricorda il tipico paesaggio montano fatto di boschi, e poi, via via che si sale, si trasforma in un impressionante quanto affascinante ambiente lunare, anzi marziano, in cui predominano i colori scuri e rossastri della lava solidificata. La strada sale dolce per una ventina di chilometri, ampie curve si susseguono e inviterebbero anche a una guida bella sportiva, tanto più che grazie a recenti passaggi del Giro d’Italia l’asfalto è di quelli belli godutosi, solo che si rimane ammirati da un paesaggio che suscita forti contrasti. La strada sale fino ai quasi 2000 metri del rifugio Sapienza, dall'alto si vede la vallata sottostante baciata dal sole, il mare da Catania fino a Taormina, la calura estiva, poi ci voltiamo a guardare di fronte a noi e ci troviamo immersi in un oceano di roccia nera, monti e crateri e crinali, e ci sentiamo minuscoli al cospetto del vulcano e della forza primordiale della natura. E pure infreddoliti, ché l’escursione termica tra il livello del mare e quello della montagna è cosa che abbiamo preso colpevolmente sottogamba.
Dopo una ricca escursione a piedi per visitare i crateri Silvestri a 1986 s.l.m. ci congediamo e torniamo sui nostri passi per scendere fino a Milo e Linguaglossa e Piedimonte Etneo e da li riprendiamo l’autostrada per il rientro a casa.
Un’altra tappa on the road è stata effettuata …. appuntamento alla prossima

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