martedì 11 dicembre 2018

Madonna della Corona

Avvicinarsi al Santuario della Madonna della Corona vuol dire regalarsi un cammino panoramico da sogno, anche se faticoso. Un’esperienza a tratti dura, ripagata dallo splendore del luogo.

Molto spesso si va a caccia di bellezze al di fuori dei confini italiani, quasi ignorando la costante capacità di stupire del nostro Paese. Con un’attenta ricerca è possibile scoprire sempre luoghi nuovi, che hanno dell’incredibile. Basti pensare al Santuario della Madonna della Corona.

Per ammirarlo occorre recarsi a Ferrara di Monte Baldo, in provincia di Verona, per la precisione nella località di Spiazzi. È qui che sorge una delle strutture più suggestive d’Italia, che dà l’impressione d’essere sospesa in aria. Incastrata nella roccia, sembra quasi opera naturale, partorita dalla terra.

La parete rocciosa cinge il terrazzo, dal quale è possibile ammirare lo strapiombo, a 775 metri d’altezza, sito sulla valle. Ogni anno migliaia di pellegrini raggiungono il Santuario, così come tantissimi turisti, italiani e stranieri. Per ritrovarsi dinanzi alle sue porte d’ingresso è necessario passare attraverso un cammino specifico, decisamente panoramico. Viene definito Sentiero della Speranza e parte dal paese di Brentino Belluno.

Da qui si arriva a una scalinata alquanto lunga, dopo la quale ecco apparire lo splendido edificio storico. Se in passato soltanto i pellegrini e i devoti erano soliti percorrere il sentiero, il numero di turisti è andato aumentando di anno in anno, come detto. In tanti si concedono lunghe passeggiate o sessioni di trekking, approfittando dei meravigliosi 2.5 chilometri per raggiungere il Santuario.

Una prova non di certo per tutti però, considerando come inizi con una scalinata, per poi proseguire in un sentiero con dislivello di circa 600 metri. C’è modo però di fermarsi in alcuni luoghi particolarmente panoramici. Il primo di questi è La Croce, ovvero una spaziosa terrazza che garantisce una vista mozzafiato.

Si prosegue poi verso il Monte Baldo, affrontando una scala a zig zag, per poi fermarsi magari presso la Grotta della Pietà, una caratteristica capanna. Se si è arrivati fin qui, non mancherà altro che l’ultima parte del Sentiero della Speranza, che richiede l’attraversamento dello splendido ponte del Tiglio, interamente realizzato in pietra. Superato questo, ecco la scalinata d’accesso.

Percorrere l’intero cammino porta il turista come il pellegrino a sentire dentro sé d’aver davvero meritato l’accesso al Santuario e alle sue bellezze paesaggistiche. Per i più pigri però si può sempre utilizzare l’auto, parcheggiandola in strada a 500 metri di distanza.


(fonte: siviaggia.it)

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