mercoledì 26 settembre 2018

Le Chambon sur Lignon

Su un altopiano dell’Alta Loira, in Francia, si trova un villaggio brulicante di segreti. Attraverso una campagna di resistenza non violenta, gli abitanti di Le Chambon sur Lignon salvarono, durante la seconda guerra mondiale, migliaia di ebrei dalla deportazione nazista e dalla morte certa. Oggi, c’è un museo-monumento per ricordare il coraggio di queste persone.

Chambon sur Lignon si trova a 88 km a sud-est di Lione, tra le foreste e i pascoli dell’altopiano di Vivarais-Lignon. Quaranta chilometri a ovest, vi è Le Puy-en-Velay, un gioiello della regione di Auvergne, con uno skyline dominato da pilastri di pietra vulcanica. A nord e a sud, ci sono due Parchi Regionali magnifici, il Parco Naturale Regionale del Pilato e il Parco Naturale Regionale dei Monts d’Ardѐche.

Ecco perché, di fronte a tutte queste attrazioni da visitare, il piccolo villaggio di 2.500 abitanti di Le Chambon sur Lignon non viene quasi mai considerato dai turisti. L’inaccessibilità di questo piccolo paese ne fece un rifugio per gli ugonotti, i protestanti francesi, in fuga dalle persecuzioni religiose durante il XVII secolo. Ancora oggi, la regione è chiamata “La Montagna Protestante”. In seguito, durante la seconda guerra mondiale, quando 80.000 ebrei furono inviati dalla Francia ai campi di concentramento, il suo isolamento permise di salvare la vita di circa 3.000 profughi ebrei, che furono nascosti nei pressi del villaggio. Oltre al coraggio e all’umanità della popolazione, sicuramente la posizione geografica ha giocato un ruolo fondamentale nella storia di queste persone.

Oggi sono tante le persone che corrono a visitare il Luogo della Memoria di Chambon, che racconta un pezzo di storia importante. Al piano superiore, vi è tutta una cronologia sul passato del villaggio, mentre al piano inferiore, sugli schermi scorrono le immagini e le voci dei testimoni oculari di quei giorni, rendendo drammaticamente viva tutta la vicenda.

Alcuni hanno visto nella protezione degli abitanti nei confronti degli ebrei, il proseguimento ideale di quello che era accaduto agli ugonotti, come se l’altruismo, l’empatia e la volontà di aiutare le minoranze fosse insito nel DNA della popolazione locale.

I cittadini di Le Chambon sur Lignon sono stati riconosciuti “Giusti fra le nazioni” e a loro è dedicato un giardino all’interno del museo Yad Vashem.


(fonte: siviaggia.it)

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