Agrigento: la città più bella dei mortali, una terra di miti, leggende, eroi e letterati
Ci siamo permessi di rubare le parole di Pindaro, uno dei principali poeti greci antichi, per dare il titolo alla guida di viaggio di Agrigento: la città più bella dei mortali, nomea che questo centro siciliano si è conquistato per via del tesoro più grande che possiede, ovvero la Valle dei Templi, una delle più grandi testimonianze della Magna Grecia al di fuori della Grecia stessa. Una città dal fascino indiscusso, con i suoi antichi resti, e uno splendida vista sul mare: un mix invincibile che lascerà senza parole chiunque avrà la fortuna di visitare questo posto. Agrigento è una città millenaria, in grado di conservare indimenticabili bellezze archeologiche: merito delle popolazioni che l'hanno abitata e che hanno trasformato di volta in volta il suo nome. Fu Akragas per i greci, Agrigentum per i Romani, Kerkent o Germent per gli Arabi e Girgenti per i Normanni: il nome Agrigento venne conferito ufficialmente nel periodo fascista, come storpiatura "italianizzata" del nome latino. La città intesa come il suo centro storico oggi sorge sulla cima di una collina, posto scelto dagli arabi, che qui ricostruirono la città dopo averla invasa e distrutta. Dell'Agrigento storica, quella greca, rimane testimonianza nella Valle dei Templi, che sorge appunto ai piedi della collina.
Il paesaggio su cui si estende Agrigento è sicuramente affascinante: la vicinanza con il mare, la presenza del paesaggio collinare con i suoi alberi di olivo secolari, gli aranci e i fiori, le viuzze e i piccoli cortili che formano il centro storico. Ogni cosa qui ha un suo fascino misterioso, che aumenta a dismisura nelle ore del tramonto.
Agrigento è senza ombra di dubbio una città che non lascerà deluso il suo visitatore, perché non avrà modo di annoiarsi, smarrito nella lunga lista di cose da fare. Chiese, palazzi, musei, luoghi archeologici, e ancora fontane, monumenti, piazze e vie: sono moltissimi i luoghi di interesse storico, artistico e archeologico conservati in questa città collocata a sud ovest della Sicilia.
A tutto questo si aggiunge un privilegio non da poco: nella provincia di Agrigento è nato uno dei principali letterati d'Italia, Luigi Pirandello, premio Nobel nel 1934. Assolutamente da fare una visita nella sua casa natale diventata museo.
Malauguratamente la città di Agrigento non è servita da un aeroporto: è possibile atterrare a Catania, Palermo e Trapani e poi muoversi in bus, o eventualmente noleggiare un'auto. Una fatica che sarà ricompensata non appena arriverete a destinazione. Provare per credere.
Agrigento: la città più bella dei mortali
Dal centro storico alla Valle dei Templi: uno sguardo sull'Agrigento di oggi e di ieri
Che cosa vedere a Agrigento
Il centro storico
Il centro storico della città di Agrigento, sebbene sia ricco di monumenti storici, di palazzi che parlano di tempi passati, appare oggi lasciato a se stesso, degradato, quasi fosse un paese del terzo mondo. Tuttavia, camminando per le sue strade è possibile ammirare i molti luoghi di interesse storico e artistico del posto.
Chiese
Tante sono le costruzioni religiose che si trovano all'interno di questa città siciliana: si va dalla chiesa dell'Addolorata famosa per i suoi sotterranei dove si trovano le Cripte dell'Addolorata alla chiesa di San Francesco di Paola, con le sue due torri campanarie; dalla barocca chiesa di San Giuseppe, con due campanili e un'unica navata interna alla altrettanto barocca chiesa di San Domenico. E ancora, la Chiesa dell'Itria del 16esimo secolo dove si celebrava il rito greco-albanese; la chiesa del Purgatorio o di San Lorenzo, in stile barocco, con le sue molte stature, la Basilica dell'Immacolata Concezione con al suo interno alcune tombe marmoree di ecclesiasti e nobili; la Chiesa di San Nicola che ospita il crocifisso ligneo di cui si parla nella novella di Pirandello, Il Signore della Nave. Da non dimenticare poi il Duomo, oggi conosciuto come Cattedrale di San Geraldo, patrono della città: si tratta di una costruzione realizzata a partire dal 1100, la cui costruzione è durata oltre 200 anni, da non perdere il campanile con i motivi gotici e catalani e la balconata arabo-normanna. Ma queste sono solo alcune basiliche e chiese, nell'incredibile mare magnum di costruzioni religiose che la città di Agrigento presenta: oltre ad ammirarne l'architettura è opportuno visitare il patrimonio artistico religioso di grande valore conservato all'interno di ognuna di queste.
Palazzi e costruzioni civili
Oltre all'Agrigento religiosa si trova anche la parte civile della città caratterizzata da interessanti palazzi e costruzioni. Si va dal Municipio, che sorge sui resti di un antico monastero domenicano del 17esimo secolo, al Palazzo della Provincia e della Prefettura della seconda metà dell'ottocento dal Palazzo delle Poste di epoca fascista e con la sua forma circolare al Palazzo del Genio Civile. E ancora il Palazzo ex Archivio Notarile, oggi sede della biblioteca, il Palazzo della Questura di piazza Vittorio Emanuele, il maestoso palazzo della Banca d'Italia e quello della Stazione Centrale, di stampo neoclassico. A questi palazzi si aggiunge poi il teatro Pirandello (un tempo dedicato alla regina Margherita, e solo dopo il 1946 al famoso letterato), il teatro comunale della città, realizzato da Giovan Battista Basile e Dionisio Sciascia, finemente decorato.
Casa natale di Pirandello
Una visita ad Agrigento non si può non accompagnare a una visita alla casa natale di Pirandello, dove il letterato nacque nel 1867. Molto belle e significative le immagini conservate all'interno della casa mentre riceve il Premio Nobel, nel 1934.
Piazze e Viali
Gran parte della bellezza di Agrigento si snoda lungo i suoi viali e le sue piazze. Da non perdere una passeggiata su Viale della Vittoria, dove si trova Villa Bonfiglio la più importante villa cittadina, con i suoi spazi verdi e le sue aree dove praticare sport, piazza Vittorio Emanuele ricca di bei palazzi, piazza Cavour, piazza Marconi e via Atenea, che attraversa tutta la città.
Musei
Anche i musei di Agrigento sono degni di nota. Tra tutti spicca il Museo Archeologico Regionale di Agrigento, il più visitato di tutta la Sicilia: consente di fare un viaggio tra storia, arte e etnografia della regione. Da non perdere anche il Museo Civico, situato in Piazza del Municipio, dove sono conservate alcune sculture medioevali e rinascimentali e alcuni quadri di grande valore artistico.
Nella provincia di Agrigento
Gli amanti del mare non possono perdesi il Lido di San Leone, il lido balneare più conosciuto e rinomato di tutta la provincia di Agrigento, situato ai piedi della Valle dei templi. D'estate questo lido è sempre preso d'assalto da moltissimi villeggianti. Un'altra tappa d'obbligo nella provincia di Agrigento è quella di Porto Empedocle, dove sono nati sia Pirandello che lo scrittore contemporaneo Andrea Camilleri: in questa cittadina marinara si trovano le rovine di una antica villa Romana.
La valle dei templi
Sebbene il centro storico di Agrigento abbia moltissimo da offrire è pur vero che gran pare della bellezza di questa città è collegata al fatto che si affaccia sulla affascinante Valle dei Templi, che altro non è che le rovine dell'antica Akragas, ovvero Agrigento per i greci. Situata a sud est rispetto all'attuale Agrigento questa valle permette di rivivere la prosperità e la maestosità della Magna Grecia: qui i greci realizzarono una serie di templi dorici, eretti intorno al quinto secolo a.C; di alcuni di questi ne rimangono solo pochi resti, tuttavia la loro vista lascia ogni turista senza parole. Tantissime sono le attrazioni in questa città, tra le principali si ricordano:
Tempio della Concordia
E' il più imponente e uno dei templi meglio conservati: costruito intorno al 430 a.C, il tempio della Concordia è in stile dorico e ricorda il Partenone di Atene. E' ricordato per la sua "illusione ottica" che lo fa sembrare più alto e che accresce, di conseguenza, la sua maestosità.
Tempio di Zeus
Fatto a sette colonne, a differenza degli altri a sei, il Tempio di Zeus è uno dei templi dal progetto più grande, lungo 113 metri e largo 36: tuttavia non fu mai completato. Venne eretto per celebrare la vittoria dei Cartaginesi, oggi di questo tempio rimangono solo pochi resti. Accanto a questo si trova il Talamone, di 8 metri d'altezza.
Altri templi
E ancora vale la pena di menzionare il Tempio di Ercole, probabilmente il più antico: il Tempio di Giunone, il tempio dei Dioscuri (di cui restano poche ma interessanti testimonianze), la tomba di Theron, il Tempio di Castoro e Polluce.
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