La Sardegna, regione di grandi vini, ancorata a tradizioni e a tecniche di coltivazione che trovano la loro origine nei secoli di storia trascorsi, da quando la vite fu impiantata per la prima volta, forse ad opera dei Fenici, poi, dai Greci.
Oggi la Sardegna sta vincendo la sfida lanciata negli anni 60 quando la voglia di novità spingeva alla produzione di vini più leggeri, diversi da quelli tradizionali, dal sapore forte, al limite del liquoroso, lascito dell'eredità spagnola.
Così ai classici Cannonau e Vermentino della Gallura,si affiancano nuovi vini, frutto dell'abilità di alcuni giovani vignaioli.
Dal Cannonau al Carignano rosso del Sulcis
Le vigne Cagliaritane, coprono praticamente tutto il territorio provinciale dando vita ad una produzione vinicola di così ampio spettro da ricomprendere quasi tutte le Doc regionali: Cannonau, Nuragus, Moscato, e Nasco di Cagliari sono le perle di questa terra Sarda, vere e proprie bandiere enologiche dell'intera produzione Cagliaritana.
Scendendo l'isola a sud, nel triangolo roccioso dell'Iglesiante, e del Sulcis, con estrema propaggine, nell'isola si Sant'Antioco, il panorama viticolo Cagliaritano, si arricchisce di grandi Vini Rossi come lo Spagnolo o Tunisino "Carignano ed il Monica ed anche del bianco Vermentino di Sardegna.
Il Carignano rosso nell'area del Sulcis è diventato ormai da anni il calice più richiesto dagli intenditori di vino Nazionali ed Internazionali.
La Oliena Nepente
E' ormai risaputo che la terra del Cannonau parte da Nuoro e arriva a Oliena con denominazione Nepente
(come la bevanda che gli antichi Greci ritenevano fioriera di visioni) e di altri vini illustri come la dolcissima Malvasia di Bosa, il Vermentino ed il robusto Mandrolisai Rosso.
Arrivati a Oristano, ci troviamo nella zona d'elezione di alcuni tra i migliori vini sardi: ai classici Cannonau e Monica di Sardegna si affiancano le produzioni delle Doc Arborea, Campidano di Terralba e Mandrolisai. Ai piedi del massiccio del Gennargentu, nasce invece il vanto della produzione oristanese: La Vernaccia, il suo profumo evoca la mandorla e la nocciola tostata ed è la sposa ideale della gastronomia di mare. Il percorso si chiude a Sassari nella terra del Vermentino, autentica perla enologica regionale, assurto nel 1996 ai fasti della Docg. Ci trasferiamo verso la costa occidentale, il vino prodotto riporta sull'etichetta il nome della Doc di Alghero, che annovera vini spremuti sia da uve autoctone (come il caso del rosso Cagnulari) sia da uve "straniere", francesi soprattutto ed anche Tunisini, a dimostrazione di una vitalità e di una tendenza all'innovazione che costituiscono pressochè un unicum in terra Sarda. Nel primo entroterra del golfo dell'Asisanra si distendono i vigneti dell'ultima Doc tutta Sassarese, quella del Moscato di Sorso - Sennori, raro ma assai pregiato dolce.
0 commenti:
Posta un commento