Corniglia è un antico borgo frazione di Vernazza, ed è una delle più suggesive località che compongono le Cinque Terre. Persino Boccaccio, nel suo Decamerone, la nomina e la decanta.
A ovest di Manarola e di Rio Maggiore, a est di Vernazza e di Monterosso, a differenza degli altri paesini è l’unico borgo a non affacciarsi direttamente sul mare. Sorge invece su di un promontorio alto 90 metri, ed è circondata da terrazze di vigneti. La sua posizione così particolare sta alla base della sua autenticità, e di una bellezza che il turismo di massa non ha intaccato.
Corniglia si sviluppa tutta lungo la via principale, via Fieschi, che collega la parrocchia di San Pietro al belvedere della terrazza di Santa Maria. E se sotto il piazzale della chiesa si possono ammirare alcuni resti di sculture e architetture medioevale, è proprio la terrazza ad essere luogo imperdibile di una visita a Corniglia. Da qui, si apre un panorama straordinario: i monti e il Santuario della Madonna delle Grazie da un lato, il mare con la piccola baia che forma la Marina di Corniglia e la Spiaggia di Gùvano dall’altro.
A dir la verità, sono davvero tanti – e tutti spettacolari – i punti panoramici che Corniglia offre. Anche perché questa è meta prediletta da escursionisti e amanti del trekking, proprio per la sua posizione arroccata e magica. Ma è anche un piccolo borgo dai tanti percorsi storici. Da Largo Taragio, la piazza principale, una ripida scalinata conduce ad una piazzetta la cui Torre è l’unica rovina rimasta delle fortificazioni genovesi del 1556; un’altra scalinata, sempre da Largo Taragio, scende invece verso quel piccolo golfo che è la Marina di Corniglia, con pochi posti barca riservati ai residenti (circa del 300) del paesino.
Ci sono poi le architettura religiose come la chiesa di San Pietro – che, in stile gotico e barocco, fu costruita nel 1300 con l’ardesia e i marmi di Carrara delle cave vicine, ma porta con sé le testimonianze di una cappella dell’anno Mille – e c’è la natura, quella della piccola spiaggia ai piedi del promontorio, una delle più belle di tutta la Liguria.
Chi arriva a Corniglia in treno, può prendere un regionale dalla stazione di La Spezia Centrale o di Levanto; il paesino ha una sua stazione, da cui parte una scalinata che – con 382 gradini – conduce sino al centro. In auto, bisogna percorrere la A12 Genova – La Spezia e uscire a Santo Stefano di Magra; da qui si prosegue verso La Spezia e, una volta attraversata la città, per Portovenere – Cinque Terre, percorrendo la strada Litoranea delle Cinque Terre (sono circa 50 minuti dall’uscita dell’autostrada a Corniglia). L’accesso in auto è consentito ai soli abitanti del borgo: tutti gli altri devono parcheggiare l’auto nel parcheggio poco fuori Corniglia e, da qui, salire a piedi. Se si risiede a Vernazza o a Manarola, invece, è possibile fare una passeggiata lungo un sentiero ben attrezzato dai panorami stupendi.
A ovest di Manarola e di Rio Maggiore, a est di Vernazza e di Monterosso, a differenza degli altri paesini è l’unico borgo a non affacciarsi direttamente sul mare. Sorge invece su di un promontorio alto 90 metri, ed è circondata da terrazze di vigneti. La sua posizione così particolare sta alla base della sua autenticità, e di una bellezza che il turismo di massa non ha intaccato.
Corniglia si sviluppa tutta lungo la via principale, via Fieschi, che collega la parrocchia di San Pietro al belvedere della terrazza di Santa Maria. E se sotto il piazzale della chiesa si possono ammirare alcuni resti di sculture e architetture medioevale, è proprio la terrazza ad essere luogo imperdibile di una visita a Corniglia. Da qui, si apre un panorama straordinario: i monti e il Santuario della Madonna delle Grazie da un lato, il mare con la piccola baia che forma la Marina di Corniglia e la Spiaggia di Gùvano dall’altro.
A dir la verità, sono davvero tanti – e tutti spettacolari – i punti panoramici che Corniglia offre. Anche perché questa è meta prediletta da escursionisti e amanti del trekking, proprio per la sua posizione arroccata e magica. Ma è anche un piccolo borgo dai tanti percorsi storici. Da Largo Taragio, la piazza principale, una ripida scalinata conduce ad una piazzetta la cui Torre è l’unica rovina rimasta delle fortificazioni genovesi del 1556; un’altra scalinata, sempre da Largo Taragio, scende invece verso quel piccolo golfo che è la Marina di Corniglia, con pochi posti barca riservati ai residenti (circa del 300) del paesino.
Ci sono poi le architettura religiose come la chiesa di San Pietro – che, in stile gotico e barocco, fu costruita nel 1300 con l’ardesia e i marmi di Carrara delle cave vicine, ma porta con sé le testimonianze di una cappella dell’anno Mille – e c’è la natura, quella della piccola spiaggia ai piedi del promontorio, una delle più belle di tutta la Liguria.
Chi arriva a Corniglia in treno, può prendere un regionale dalla stazione di La Spezia Centrale o di Levanto; il paesino ha una sua stazione, da cui parte una scalinata che – con 382 gradini – conduce sino al centro. In auto, bisogna percorrere la A12 Genova – La Spezia e uscire a Santo Stefano di Magra; da qui si prosegue verso La Spezia e, una volta attraversata la città, per Portovenere – Cinque Terre, percorrendo la strada Litoranea delle Cinque Terre (sono circa 50 minuti dall’uscita dell’autostrada a Corniglia). L’accesso in auto è consentito ai soli abitanti del borgo: tutti gli altri devono parcheggiare l’auto nel parcheggio poco fuori Corniglia e, da qui, salire a piedi. Se si risiede a Vernazza o a Manarola, invece, è possibile fare una passeggiata lungo un sentiero ben attrezzato dai panorami stupendi.
(fonte: siviaggia.it)
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