giovedì 15 giugno 2017

I monasteri di Meteora


A Meteora in Grecia, nella Tessaglia settentrionale, alzando lo sguardo a nord di Kalambaka o di Kastriki, si resta ammutoliti davanti all’imponenza delle torri di arenaria che sovrastano l’abitato. Ancor di più si resta di stucco ammirando ciò che si trova in cima.
Qui nel XIV secolo un gruppo di monaci greco-ortodossi decise di costruire i propri luoghi di culto. Furono eretti 24 monasteri, tutti in cima ad un pinnacolo o addossati a pareti a strapiombo. Fino al secolo scorso raggiungibili con corde o scale rimovibili, oggi l’accesso alle 6 meteore rimaste è facilitato da impegnative scale in muratura o scavate nella roccia.

Si arriva alle meteore da Kalambaka, in un tour che permette di visitarle tutte in giornata. Se le salite non sono un problema, è possibile spostarsi da un monastero all’altro anche a piedi, in questo caso però avrete bisogno di almeno due giorni per visitarli tutti, dato il ridotto numero di ore di apertura al pubblico.

Come tutti i luoghi di culto, esistono regole precise per l’abbigliamento da indossare. Niente pantaloni ma solo gonne sotto le ginocchia per le donne, mentre per gli uomini solo pantaloni lunghi. Le spalle scoperte non sono ammesse e se l’abbigliamento indossato non è adeguato, agli ingressi sono disponibili teli da utilizzare come gonne o copri spalle.

I 6 monasteri a strapiombo sono la Gran Meteora, quello più grande e situato più in alto, Agia Triada, il più impegnativo da raggiungere e quello più panoramico, raggiungibile anche a piedi tramite l’antico camminamento percorso dai monaci. Sono visitabili anche Varlaam, il secondo per grandezza, Agios Nikolaos il primo che s’incontra arrivando da Kastraki e i due monasteri abitati da comunità di suore, Agios Stefanos e Roussanou. In tutti i monasteri sono presenti magnifici affreschi che hanno permesso a Meteora di essere dichiarata dall’ Unesco , patrimonio dell’umanità.

Se decidete di visitare Meteora, potete arrivarci in pullman o in treno da Volos o da Salonicco . Potrete alloggiare in hotel nella vicina Kalambaka o nel villaggio di Kastriki, cittadine che vivono grazie al turismo generato da Meteora, ma che a parte farvi dormire e mangiare, non hanno un granché da offrirvi. Primavera e autunno sono il periodo ideale per visitare Meteora, ma vedere i monasteri innevati, in un contesto quasi da presepe, potrebbe essere un’esperienza unica.



(fonte: siviaggia.it)

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