domenica 15 maggio 2016

Bannerman Island: L'isola misteriosa


E' un piccolo lembo di terra che sembra emergere dalle acque come una sirena per ammaliare i marinai. Ecco Bannerman Island, l'isola misteriosa sul fiume Hudson, per i nativi d'America e i coloni olandesi abitata da fantasmi e creature maligne.

In realta' l'isola più' che spettrale sembra uscita da un libro di fiabe con tanto di castello e la sua principessa che affacciata alla finestra cerca il suo principe all'orizzonte. Il castello era tuttavia un deposito di armi, camuffato ad arte.

Situata nella contea di Orange, ad un'ottantina di km dalla città' di New York, originariamente l'isola era conosciuta come 'Poppelel Island'. Poppelel e' un nome di origine olandese che significa 'mestolo di legno'. Ma la leggenda vuole che una giovane fanciulla di nome Polly Pell fosse rimasta abbandonata sull'isola, quindi in modo più' fantasioso si preferisce attribuire l'origine del nome all'unione tra il nome Polly e il cognome Pell. Il nome 'Bannerman' e' venuto in seguito ed e' da attribuire ad uno dei proprietari, Francis Bannerman VI, un immigrato di origini scozzesi che acquisto' l'isola nel 1900 per farne un deposito di armi e munizioni antiche che poi rivendeva ai collezionisti. Il suo magazzino sulla Broadway a New York, infatti, non era abbastanza grande per contenere qualcosa come 30 milioni di surplus in munizioni, cosi' nel 1901 inizio' a costruire un arsenale sull'isola. Fu lui stesso a disegnare l'edificio ed aveva appunto le sembianze di un castello. Successivamente, sulla cima di una collina fece costruire un altro castello, questa volta adibito a sua abitazione ma rimasto incompleto dopo la sua morte nel 1918. Due anni dopo, inoltre, l'arsenale ando' semidistrutto a causa di un esplosione. E ciò che resta oggi e' solo la struttura portante, ulteriormente devastata da un incendio nel 1969. Attualmente l'isola e' di proprietà' dello Stato di New York e negli anni ha offerto lo scenario ideale per romanzi, film e nella realta' anche per un omicidio.

A Bannerman Island si arriva con una breve traghettata e, anche se il timore che incuteva in passato agli abitanti dell'epoca e' scomparso, resta il fascino per un luogo quasi incantato, dove regna una natura incontaminata e dove con meno di un paio di ore di treno si riesce ad evadere dalla frenesia della Grande Mela per godersi il silenzio interrotto solo dal rumore carezzevole delle onde che si infrangono lungo la costa e dal cinguettio degli uccelli.



(fonte: Ansa In Viaggio)

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