L’isola di Fidel Castro con le sue spiagge paradisiache e l’irresistibile acqua cristallina del Mar dei Caraibi è, quest’anno, la destinazione più richiesta: il disgelo con gli Stati Uniti ha riacceso l’interesse internazionale per l’isola e portato ventate di novità economiche, turistiche e commerciali.
Anche se i benefici di questa “nuova rivoluzione” si sentiranno solo nei prossimi anni, restano intatti la bellezza naturalistica di quest’angolo di paradiso e l’accoglienza della sua popolazione in resort dove ancora si respira autenticità e semplicità. Da novembre ad aprile il tempo a Cuba è ottimo, perfetto per trascorrere giornate a prendere il sole o in barca tra le magnifiche baie dell’isola lungo i 7mila chilometri di costa e al largo tra le 1.600 isole e atolli corallini, tutti da scoprire.
Sull’isola più famosa dei Caraibi le spiagge sono tutte bellissime per i loro colori, per la sabbia fine e bianca, per l’acqua limpidissima e per la vegetazione che arriva fino alla riva del mare. Sul versante occidentale la spiaggia più famosa è María la Gorda, situata sulla penisola di Guanahacabibes, meta di sub e appassionati di snorkeling, ricca com’è di coralli, pesci e di vegetazione. Qui, infatti, sorge la Riserva della Biosfera, un parco protetto dall’Unesco, dove non esistono strutture turistiche ma regnano solo iguane, lucertole e i tocororo, i pappagallini tipici del Paese.
Da qui si raggiungono spiagge selvagge, come Las Tumbas e Cabo Corrientes, dove si avvistano delfini e squali balena. Sul versante settentrionale, oltre alle spiagge di L’Avana con decine di chioschi dove mangiare frutti di mare e pesce alla griglia, il lido più famoso e affollato è Varadero, nella penisola di Hicacos: è una spiaggia ben attrezzata, lunga 21 chilometri, lambita da un’acqua limpida e turchese. Un’altra spiaggia imperdibile è Cayo Las Brujas, 4 chilometri di sabbia bianca sul mare limpido e turchese di Cayo Santa Maria, isola corallina dell’arcipelago Sabana-Camagüey. Su questo versante c’è un susseguirsi di splendide baie e spiagge esotiche e bianche, dalla sabbia impalpabile. In particolare quella dell’isolotto corallino di Cayo Coco, che appartiene ai Jardines del Rey, 400 isole piatte e selvagge, collegate a Cuba da una lunga strada a pedaggio, meta ambita da chi ama il contatto con la natura e le immersioni.
Tra queste c’è Cayo Guillermo, l’isola frequentata dallo scrittore Ernest Hemingway quando soggiornava a Cuba: 22 chilometri di sabbia bianca e finissima, circondata da una fitta vegetazione e abitata da fenicotteri rosa, da aironi e pellicani. Infine, a sud, è bene fare una sosta sulla spiaggia di Guardalavaca, turistica ma bella da togliere il fiato: bianca e a forma di conchiglia, è lunga tre chilometri e circondata da alberi che arrivano fino al bagnasciuga, amata dai subacquei e dai velisti.
(fonte: Ansa In Viaggio)
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