mercoledì 26 febbraio 2014

Catania la città Barocca dell'Elefante


Catania: la città Barocca dell'elefante e della sua Patrona S. Agata: una città segnata da tante catastrofi
La città dell'Elefante che caratterizza Catania è da collegare agli Arabi che colonizzarono la città etnea nell'anno 900 rinominandola appunto Balad-eI Eil. Tutt'oggi la città si identifica con questo nome, come dimostra lo stemma di Catania, caratterizzato da un elefante chiamato U Liotru, e come si esplicita nel monumento simbolo della città, ovvero la fontana dell'Elefante, che svetta in Piazza del Duomo. Se gli arabi hanno avuto influenza sulla storia di Catania non sono da meno le altre popolazioni che sono passate per questa terra, dai Greci ai Romani, senza dimenticare i Bizantini e Normanni. Oggi una visita di questa città della Sicilia vi farà subito capire che esistono all'interno del suo territorio tante piccole città dentro la città: c'è quella antica, che riunisce le testimonianze di epoca romana, quella medievale e, infine, quella più famosa, la Catania barocca, che si esplicita nel suo centro storico annoverato tra i beni patrimonio dell'Umanità dell' Unesco. 
Oltre ai monumenti incredibili che Catania presenta, è opportuno sapere che la storia di questa città non è stata facile: distruzioni e ricostruzioni sono state le due parole chiave che hanno caratterizzato il passato di questa terra. Le catastrofi si sono susseguite nel corso degli anni, tuttavia non hanno rovinato lo spirito e il bel clima che si respira: la città, ogni volta, è risorta dalle sue ceneri, diventando sempre più bella. La prima distruzione è datata 476 a.C., con la deportazione degli abitanti da parte del tiranno di Siracusa, nel 121 l'Etna erutta, distruggendo il centro città. Nel 1169 è la volta di un terremoto che non solo manda in pezzi palazzi e strade, ma che causa la morte di circa 15mila abitanti. Le guerre, la peste mettono a tappeto nuovamente Catania. E ancora l'eruzione del 1669, il terremoto del 1663, il sisma del 1908 e i bombardamenti della seconda guerra mondiale mettono a dura prova questa città che comunque ha sempre trovato la forza di rialzarsi. 
Oggi questo centro dallo storia millenaria si presenta come un territorio incredibilmente affascinante da scoprire e molto visitato sia dagli italiani sia da turisti stranieri. Per raggiungere Catania è possibile atterrare all'aeroporto di Fontanarossa, a soli 4 chilometri di distanza dal centro città, collegato con le maggiori città italiane: Napoli, Milano, Roma, Palermo e Brindisi.
Ogni periodo è buono per lasciarsi immergere in questa città, che vi consentirà di fare un balzo indietro nel tempo.
Catania: la città dell'elefante
Barocco e romano: gli stili predominanti di Catania
Che cosa vedere 
I monumenti risalenti alla dominazione romana 
Se la maggior parte dei monumenti realizzati nel periodo greco non hanno avuto la fortuna di resistere fino a giorni nostri, non si può dire lo stesso dei monumenti risalenti alla dominazione romana che, invece, rappresentano uno dei tratti attrattivi di questa città. A Catania è possibile imbattersi in alcuni importanti monumenti, resi visitabili grazie ai molti lavori di scavo. Gran parte di questi preziosi resti sono ospitati all'interno del Museo Civico. Ecco cosa non dovete perdervi: 
Il teatro romano 
Risalente al II secolo dopo Cristo e realizzato sopra una precedente costruzione che potrebbe essere realizzata nel periodo dell'età greca classica o nel I secolo. Si trova all'incrocio tra Piazza S. Francesco, via Vittorio Emanuele, via Timeo e via Teatro Greco: negli anni settanta è stato utilizzato per lo svolgimento di spettacoli estivi, oggi è quasi tutto visitabile, fatta eccezione per le parti tuttora in restauro. Vicino al teatro romano si trova l'Odeon, una costruzione semicircolare utilizzata in passato per spettacoli di danza.
L'Anfiteatro 
Di notevole bellezza è l'anfiteatro, di cui è visibile solo una piccola parte, a ridosso della collina Montevergine, vicino a piazza Stesicoro. Realizzato nel II secolo, riporta una frase scritta al suo interno "Per me civitas Catanensium sublimatur a Christo", che, secondo la tradizione, fu detta da Sant'Agata, che proprio in quella zona subì il martirio. 
Le terme 
Tre sono le terme di stampo romano che si trovano a Catania: le terme Achilliane, in Piazza Duomo, risalgono al IV e V secolo, le terme dell'Indirizzo (che sorgono nella zona settecentesca della città) sono datate nel II secolo e le terme della Rotonda (II-III secolo) che si trovano vicino all'Odeon. 
U Liotru e la fontana dell'Elefante 
Il monumento più celebre di Catania è la fontana dell'Elefante che domina Piazza del Duomo. Ad opera dell'architetto Giovanni Battista Vaccarini, la fontana rappresenta un elefante (U Liotru, appunto, dal nome dello stemma di Catania) che sorregge un obelisco egiziano. L'opera fu realizzata tra il 1735 e il 1737 e rappresenta le tre civiltà: quella punica (l'elefante è il simbolo della sconfitta dei cartaginesi), quella egiziana (come è chiaro dalla presenza dell'obelisco, portato a Catania ai tempi delle Crociate) e quella cristiana, come si nota dalla croce montata sull'obelisco.
Il Castello Ursino 
Uno dei luoghi più visitati di Catania è senza dubbio il Castello Ursino, fatto costruire nel XIII secolo da Federico II di Svevia, usato nel corso degli anni come parlamento e come residenza dei sovrani aragonesi. Oggi ospita il Museo Civico della città, dove sono esposte molte opere che ripercorrono la storia millenaria di Catania. 
I monumenti di stampo barocco 
Se c'è uno stile che caratterizza principalmente Catania quello è il barocco. Tutto il centro storico della città è costellato da una serie di edifici, costruzioni e monumenti di stampo barocco che rientrano all'interno dei beni dichiarati Patrimonio Mondiale dell'Umanità dall'Unesco. Partite da via dei Crociferi, centralissima, e passeggiate per tutto il centro: ogni angolo vi consentirà di ammirare un'opera d'arte. Ecco qui le costruzioni barocche più conosciute: 
Cattedrale di sant'Agata 
La cattedrale dedicata alla patrona della città, nonché vergine e martire, Sant'Agata si trova nell'omonima piazza e rappresenta la costruzione religiosa più significativa di tutta la città. Costruita nella seconda metà del 1000, è stata più volte distrutta dai terremoti e dalle eruzioni vulcaniche, oggi svetta, maestosa, nella piazza. Una chicca da non perdere per gli amanti dell'architettura religiosa. 
Badia di Sant'Agata 
La chiesa Badia di Sant'Agata si trova non lontano dalla omonima cattedrale, in via Vittorio Emanuele, e costituisce un secondo esempio di costruzione religiosa di stampo barocco 
Chiesa di San Benedetto 
Stucchi e affreschi rappresentano i tratti principali della Chiesa di San Benedetto, che costituisce uno splendido esempio di barocco siciliano. 
Palazzi barocchi 
Tanti sono i palazzi barocchi a Catania: si va dal Palazzo degli Elefanti, sede del Municipio di Catania, costruito nel 1696 nella scenografica piazza del Duomo, al Palazzo Biscari nell'omonima via e al Palazzo Toscano (in piazza Stesicoro), senza dimenticare Palazzo Reburdone in via Vittorio Emanuele II e Palazzo Bruca, oggi sede del Museo del Giocattolo.  
Giardino Bellini 
Gli amanti del verde e della natura non potranno perdersi questo giardino, il più antico dei quattro giardini della città etnea. Nel parco si trova il Viale degli Uomini Illustri, inaugurato nel 1880 con i busti dei più importanti personaggi della storia italiana e siciliana: tra questi si trovano Giuseppe Mazzini, Luigi Capuana, Giovanni Verga e tanti altri. 
Rettilario Mediterraneo 
Testuggini, tartarughe, caimani e serpenti si trovano in questo bel Rettilario, che con i suoi 200 metri quadrati offre al visitatore la possibilità di vedere alcune importati specie esotiche ed europee. Nelle teche gli animali vengono riprodotti gli habitat naturali degli animali: gli interessati potranno approfondire la metodologia di allevamento degli stessi animali.

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