martedì 20 marzo 2018

Villa Taranto: Il giardino più bello del mondo

Si trova in Italia il giardino più bello del mondo e precisamente a Verbania, sul Lago Maggiore. Si tratta del parco di Villa Taranto che, secondo la classifica stilata da TheNeeds, sarebbe più bello dei famosi giardini di Versailles, che si collocano al secondo posto della lista. Nei giardini di Villa Taranto si contano circa 1.000 piante non autoctone e 20.000 varietà e specie di particolare valenza botanica. Il parco è aperto al pubblico da aprile a tutto ottobre e l’afflusso dei visitatori supera ormai le 150.000 unità l’anno.

Nel lontano 1931, uno scozzese, il Capitano Neil Mc Eacharn, decise di acquistare la proprietà dalla Marchesa di Sant’Elia per trasformarla in un esemplare giardino all’inglese, ubicato in un lembo d‘Italia che, pur con maggior morbidezza e ricchezza di toni, poteva ricordargli la nativa Scozia. Quest’opera doveva conciliare due esigenze fondamentali: estetiche e botaniche. Esigenze botaniche, in quanto le varie vegetazioni dovevano trovare condizioni di terreno e di clima il più possibile ideali. Le tappe della creazione dei nuovi giardini videro diverse fasi lavorative, sino alla loro ultimazione nel 1940.

Il secondo parco italiano che rientra nella segnalazione è Villa d’Este a Tivoli (Roma). E’ un capolavoro del Rinascimento italiano e figura nella lista dei Patrimoni dell’umanità dell’Unesco. Lo splendido giardino è opera di Pirro Ligorio ed è articolato fra terrazze e pendii, utilizzando uno schema architettonico tipico delle città romane. Tutte le fontane sono alimentate senza uso di alcun congegno meccanico, ma soltanto sfruttando la pressione naturale e il principio dei vasi comunicanti. Ecco i numeri di Villa d’Este: 35.000 metri quadrati di giardini, 250 zampilli, 60 polle d’acqua, 255 cascate, 100 vasche, 50 fontane, 20 esedre e terrazze, 300 paratoie, 30.000 piante a rotazione stagionale, 150 piante secolari ad alto fusto, 15.000 piante ed alberi ornamentali perenni, 9.000 metri quadrati di viali, vialetti e rampe.



(fonte: siviaggia.it)

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