Una grande chiamata alla città, a tornare in strada, unita, per raccontare o riscoprire la propria storia e identità. E' cosi' che Wroclaw (Breslavia), la citta' dei 100 ponti sull'Oder, dei 300 gnomi sparsi tra vie e botteghe, la "Piccola Venezia" della Polonia, cui e' tornata alla fine della seconda guerra mondiale, ha inaugurato ufficialmente ieri il suo anno da Capitale europea della cultura. Lo ha fatto con il "Risveglio", grande spettacolo-evento ideato dal genio creativo di Chris Baldwin, gia' ideatore di alcune delle meraviglie della cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Londra, che ha messo in campo numeri da kolossal: 1300 artisti, 200 coristi, 50 soldati, 20 musicisti, 300 ciclisti, 30 installazioni luminose, 1.300 costumi, 30 gigantesche effigi e cinque tram utilizzati.
Piu' la gente, la vera protagonista sin dal pomeriggio di ieri, chiamata a formare i quattro cortei che hanno attraversato la città tra happening e installazioni, guidati dagli Spiriti che hanno fatto la storia dell'antica capitale della Slesia: lo Spirito dell'alluvione, con i suoi giochi di luce blu, a raccontare di quando nel 1997 le acque dell'Oder invasero tutta la regione e la popolazione usci' dalle case correndo a salvare, per primi, libri e preziosi manoscritti dalla Biblioteca universitaria; lo Spirito della ricostruzione che guido' un nuovo inizio, con decine di uomini in marcia armati solo di tanta volontà e di una vecchia valigia; lo Spirito dell'innovazione, nel suo dialogo continuo tra tecnologia e natura; fino allo Spirito del pluralismo religioso, con i suoi cori ad animare ponti, bunker e balconate sparse per il tragitto.
Dietro i carri, migliaia di persone di ogni eta', con i mantelli colorati e un campanellino alla mano, a "risvegliare", appunto, l'intera popolazione: "oggi qui si celebra la Storia di Wroclaw, ma anche il futuro della Polonia, all'insegna della Cultura e dell'Europa.
Meta della marcia non poteva essere che il Rynek, la bellissima piazza-salotto, dove nel progetto di Baldwin, il miracolo di allora si compie ancora. I quattro Spiriti tornano a unirsi, mescolarsi, danzare, formando bullone dopo bullone, in oltre un'ora di lavoro, musica e performance, un'unica grande macchina. Quattro momenti storici, quattro fondamentali impulsi al futuro, che oggi, racconta un misterioso Maestro di cerimonie alla piazza, hanno formato un'identità unica.
E chi ancora resiste in piedi, con le temperature sotto lo zero, viene ripagato dallo spettacolo dei 50 ottoni che sbucano a sorpresa a suonare affacciati alle finestre dei bellissimi palazzi colorati del Rynek. La "macchina" e' finita. E' solo uno scheletro, da riempire o nel quale arrampicarsi come acrobati, ma sembra quasi lo specchio del Ratusz, la torre con la campana che e' proprio di fronte al palco, da sempre a vegliare sul Rynek e i suoi abitanti.
Wroclaw oggi e' questa, sembra dire il Risveglio. E' l'unione di tante anime e culture diverse, proprio come dovrebbe essere l'Europa, al di la' delle diversità, dei conflitti e delle crisi. Mentre sulla folla un volo di tre angeli sospesi benedice la città con un'infinita nevicata, per una volta, solo di piume bianche.
(fonte: Ansa In Viaggio)
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