lunedì 18 gennaio 2021

L'Isola di PROCIDA Capitale della Cultura 2022

  UFFICIALE: PROCIDA CAPITALE DELLA CULTURA 2022!

La notizia appena arrivata ci riempie di felicità e di orgoglio perché porterà finalmente sul palcoscenico che merita l'isola più "antica" di tutte le coste campane.Chi l'ha visitata può capire il sentimento: Procida rimane nel cuore per la sua semplicità, per quello spirito tradizionale che la caratterizza da sempre e la rende sempre uguale a se stessa, come se fosse un quadro del XIX secolo ancora vivo.



Non ci sono discoteche, movida e baretti: il senso di una vacanza procidana è il mare della Chiaiolella, un bicchiere di vino isolano al tramonto e una passeggiata sul molo di sera.Procida è il sogno di esplorare l'isolotto di Vivara e scoprire le sue antichità proibite, come fece Giorgio Punzo che addirittura ci visse fino alla morte.

D'altronde, questa fu l'isola che incantò Massimo Troisi e la sua produzione che, quando girarono "Il Postino", scelsero Procida per le sue atmosfere rimaste identiche a quelle dei primi del '900.Per i procidani questo è un momento simbolico dal valore inestimabile. Nei secoli l'isola ha prodotto un popolo di navigatori straordinari, uomini che hanno portato il cognome "Scotto" in ogni parte del mondo.Abbiamo "colonie" procidane in Algeria e in Francia, con intere città straniere che parlano ancora in dialetto isolano e, ogni 8 maggio, si riuniscono fra le strade dell'isola come un viaggio alla Mecca. Ma, in questo caso, venerano il cristianissimo San Michele.Quest'isola è sempre stata una terra di emigranti dall'intelletto straordinario: da Michele De Jorio, autore del primo codice della navigazione d'Italia, al capitano Domenico Scotto di Perta, senza dimenticare la famiglia Scialoja, che produsse banchieri e poeti. Ci sono tantissime storie di primati procidani, dall'Istituto Navale al Pio Monte della Misericordia, il primo fondo assicurativo e pensionistico per i naviganti.

Tutte storie che avremo l'onore di raccontare su Storie di Napoli.Procida è capitale della cultura non solo italiana, ma dell'intero mediterraneo, proprio come sono cittadini del mare tutti i suoi figli che, da millenni, sono fra le onde come in casa propria.

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