lunedì 24 febbraio 2020

Castelmonardo oggi Filadelfia ....on the road


L'ultima domenica di Febbraio Vacanze Ovunque Dreams Road ha fatto tappa in uno dei centri che dopo il terremoto del 1783 FILADELFIA viene ricostruita dalla vecchia CASTELMONARDO pregevole la piazza principale dedicata al Vescovo Serrao;

percorso stradale in moto

essa è destinata alle assemblee pubbliche e al mercato, con il monumento ai caduti. Sulla piazza s’incrociano le due grandi strade principali (il Corso Italia e il Corso Castelmonardo) e si affacciano il palazzo nobiliare Serrao, l’Auditorium, il Poliambulatorio e i giardini pubblici. Filadelfia fa parte della Comunità Montana delle Serre, per caratterizzare i quartieri urbani si tracciano poi quattro lunghe strade monumentali che terminano sul sagrato delle quattro chiese rionali (San Francesco di Paola, la Madonna del Carmine, Santa Barbara e San Teodoro).




Lo schema urbanistico con il quale fu costruita la nuova città, di stampo tipicamente illuminista, a griglia, secondo una visione globale quadrangolare, richiamo inoltre schemi greci e romani. Ancora oggi esso viene considerato un esempio rinomato delle concezioni filosofico-estetiche e urbanistiche del Settecento. La struttura urbanistica della città venne elaborata da due sopravvissuti al terremoto: Biagio Stillitano e Francescantonio Serrao.
Pregevole il Palazzo Quattrocchi dove si trova la sede del consiglio comunale e nella facciata del quale si può ammirare un grande orologio ancora funzionante.
Tra gli uomini illustri vi è il musicista Paolo SERRAO compositore di musiche e maestro di talenti come Umberto Giordano, Francesco Cilea, Giuseppe Martucci, Ruggero Leoncavallo, Alessandro Longo, Camillo De Nardis, Leopoldo Mugnone, Attilio Brugnoli, Michele Esposito. La sua fama di didatta divenne ben presto nota in tutta Italia.
A pochi chilometri di distanza arriviamo al sito archeologico di CASTELMONARDO, e con una breve salita a piedi ammiriamo il vecchio borgo.
A partire dagli anni Settanta sono iniziate le campagne di ricognizione là dove sorgeva il vecchio borgo. Di esso rimangono sulla collina a tre alture i ruderi delle mura, delle chiese, le fontane, frammenti di palazzi e della rocca, grotte, cocci d’argilla. Grazie alle campagne di scavo del 2013 e del 2014, con la rimozione dei materiali di crollo, è riemersa l’intera planimetria della chiesa di Santa Barbara, con l’abside e l’impianto dell’antico altare.
Al rientro, breve sosta ai ruderi del Convento Santa Maria della Croce uno dei più importanti Monasteri dell'Ordine Agostiniano in Calabria
Un pasticcino al Bar Plaza e una visita alla ex collega Caterina decidiamo di rientrare in sede la mezza giornata di Domenica è stata una tappa on the road .

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