lunedì 13 gennaio 2020

Il periplo della provincia Reggina


Una Domenica che non ti aspetti.... e, invece, diventa una tappa On the Road ricca per la qualità climatica, essendo nel pieno dell'inverno, è per certi aspetti anche inverosimile trovare la SS.106 che costeggia il mare ricca di sole con i suoi vibranti colori e la montagna del Parco Nazionale d'Aspromonte innevata notevolmente. La nostra destinazione è stata modificata lungo il percorso, ma sicuramente degna di rivederla La zona è culla secolare della minoranza linguistica ellenofona di Calabria. Il versante Jonico meridionale dell’Aspromonte custodisce infatti immutate le tracce della sua antica natura di crocevia sul bacino del Mediterraneo. Quest’area ha assunto per molti secoli il ruolo di vera e propria isola e roccaforte culturale per una serie di motivi come la precarietà storica dei collegamenti ed un entroterra particolarmente impervio. L’abitato per quanto urbanizzato si trova in gran parte nei confini del Parco nazionale dell’Aspromonte, è un pacifico e silenzioso ambiente naturale. I centri di Condofuri, Gallicianò, Roccaforte del Greco, Roghudi mantengono le più evidenti tracce della cultura magno-greca. Il greco di Calabria parlato qui è oggetto di studi e ricerche nonché motivo di scambio culturale e di iniziative a tutela delle minoranze linguistiche storiche.


Senza esitazione, raggiungiamo BOVA Ai piedi di un picco roccioso tra verdi giardini, palme e bergamotti sorge il grazioso borgo di Bova Superiore, dominato dalle rovine di un antico castello normanno. Uno dei principali centri grecanici con iniziative volte a promuovere e mantenere in vita le tradizioni culturali.
Il grazioso borgo di Bova Superiore ha origini antiche. La leggenda narra che il piccolo comune sia stato costruito per volontà di una regina armena che avrebbe condotto il suo popolo sul Monte Vùa dove, da come si evince dal nome stesso, si portavano i buoi al pascolo. Diversi i monumenti da vedere e ammirare nell’incantevole borgo di Bova Superiore.
Ci siamo introdotti in una passeggiata tra i vicoli storici di questo grazioso borgo. Da non perdere lo spettacolo panoramico dalla famosa balconata di Bova, dalla quale è possibile ammirare e perdersi su tutto l’arco costiero sottostante.
Oggi lo spettacolo eccezionale era quello di ammirare "IDDU" si proprio lui il padrone di casa della vicina Sicilia l'Etna innevata, vista da alcuni scorci del borgo di BOVA:
Altrettanto importante è stato visitare l’antica Cattedrale di origine seicentesca ed edificata sulle spoglie di un’antica Chiesa Bizantina.
Tra le opere più importanti custodite all’interno della struttura a tre navate di tipo basilicale, troviamo la statua in marmo del 1584 della Madonna col Bambino, la Cappella del Sacramento. Diversi scavi archeologici hanno permesso di riportare alla luce diverse opere dell’antica chiesa normanna e monumenti lapidari.
Deliziosa la Chiesa di San Leo, con una pianta a una sola navata e cappelle, un altare maggiore di epoca barocca con la statua di San Leo in marmo bianco, posta all’interno di una nicchia. Particolare la statua, attribuita al Bernini, in cui il santo regge un’accetta rotta nella mano destra.
La passeggiata nel quartiere storico di Bova prosegue verso la Chiesa del Carmine, in stile tardo rinascimentale, con un portale in pietra costruito da artigiani locali. Lo stemma della famiglia Mesiani presente sulla facciata testimonia l’appartenenza della Chiesa.
In cima a uno sperone roccioso è possibile ammirare le rovine del Castello Normanno, con la Torre realizzata come punto di guardia su una delle quattro porte che si intervallavano lungo le mura della città.
Seppur siano state quasi distrutte dai forti terremoti che colpirono diverse zone del Reggino nel 1783, 1908 e 1928 la Chiesa dello Spirito Santo di epoca tardo rinascimentale e la Chiesa di San Rocco, sono altri monumenti che rappresentano lo splendore antico di questo borgo. È proprio nella Chiesa di San Rocco che è possibile assistere alle funzioni religiose secondo il rito greco - bizantino.
Pietre e mattoni con decorazioni di lesene, cornici e portali maestosi caratterizzano le abitazioni e i palazzi antichi che si dispongono nel centro storico.
È probabile che una passeggiata tra i monumenti più belli di Bova porti anche un po’ di fame. Se ne avete la possibilità, fermatevi ad assaporare il meglio della cucina locale. Le pietanze tipiche vengono preparate con gli ingredienti della tradizione agro pastorale del luogo, ovvero il latte di capra, l’olio d’oliva e il pomodoro, ingredienti immancabili nelle pietanza da mangiare in Calabria.
Dopo una dura e consapevole sosta al Ristorante, abbiamo deciso di fare rientro proseguendo in direzione Reggio Calabria, realizzando, quindi il periplo della provincia di Reggio Calabria a 360°.
Appuntamento alla prossima tappa con i saluti di Vacanze Ovunque Dreams Road

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